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Triennale Milano
Incontro

Broken Nature per Milano Arch Week

22 – 25 maggio 2019
Programma a cura di Paola Antonelli, Erica Petrillo e Laura Maeran
Il team curatoriale della XXII Triennale di Milano, Broken Nature, contribuisce al palinsesto di Arch Week con una serie di lecture e tavole rotonde che continuano idealmente le conversazioni e le riflessioni iniziate con l'apertura della mostra, quattro mesi fa.
Mercoledì 22 maggio | H. 17:00 – 18:45 SOUND, SCIENCE AND NATURE GETTING TOGETHER IN THE MUSEUM SPACE Con Bernie Krause / Artist and Bioacoustician, artist The Great Animal Orchestra, Almo Farina, Nadia Pieretti / bioacousticians Modera Grazia Quaroni / Director of Collections, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris
Giovedì 23 maggio | H. 16:30 – 17:30  PANEL, Cultural Institutions as the R&D of Society Con Glenn D. Lowry, The David Rockefeller Director of The Museum of Modern Art / Paola Antonelli, Senior Curator, MoMA’s Department of Architecture and Design, and Curator of the XXII Triennale, Broken Nature / Stefano Boeri, President of La Triennale di Milano
Venerdì 24 maggio | H. 20:00 – 20:40 KEYNOTE LECTURE  Con Ursula Biemann
Sabato 25 maggio | H. 15:00 – 16:30 PANEL, Broken Natures Con Mariana Pestana, Angela Rui & Etienne Turpin Modera Paola Antonelli
SOUND, SCIENCE AND NATURE GETTING TOGETHER IN THE MUSEUM SPACE La Grande Orchestra degli Animali di Bernie Krause e United Visual Artists, 2016 Un’installazione immersiva commissionata dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain e attualmente in mostra alla XXII Triennale di Milano, Broken Nature. Come ascoltare la natura da un punto di vista scientifico, acustico. E come dare forma artistica ed estetica all’elaborazione di dati con lo scopo di rendere le informazioni visibili e accessibili ad un largo pubblico. Una strategia visiva dei nostri tempi che incanta e mette in guardia.
PANEL | Cultural Institutions as the R&D of Society Le istituzioni culturali sono essenziali all’esistenza di una società democratica. Sono pubbliche piazze dove i cittadini possono ritrovarsi, dibattere e rafforzarsi a vicenda. Sono santuari dove gli individui e i gruppo possono esprimersi, sentendosi validati e protetti. Sono laboratori dove i cittadini possono formare le proprie opinioni e raffinare il proprio spirito critico. Per queste ragioni, le istituzioni culturali non possono permettersi di riposare sugli allori. Dovrebbero sempre alzare l’asticella, forgiare nuove connessioni, rinnovare e rivedere i  propri impegni verso la comunità – in altre parole, dovrebbero crescere ed espandersi, culturalmente e talvolta anche fisicamente. In questa tavola rotonda, Glenn D. Lowry, Paola Antonelli e Stefano Boeri parleranno della riapertura del MoMA, che nell’ottobre 2019 aprirà un nuovo edificio, incrementando lo spazio espositivo di un terzo; e di Broken Nature, la XXII Esposizione Universale di La Triennale, una collaborazione tra le due istituzioni e un esempio di come le istituzioni culturali possano stimolare e ospitare vivaci conversazioni pubbliche, abbracciare cittadini di ogni età, e promuovere un senso di spirito civico nella società.
KEYNOTE LECTURE L’artista, scrittrice e video essayist Ursula Biemann è conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi sul cambiamento climatico e sulle ecologie del petrolio, del ghiaccio e dell’acqua. Le sue ricerche sul campo più recenti l’hanno portata in Amazzonia e nella regione Artica, dove si è occupata di cambiamento climatico da una prospettiva temporale su larga scala, amplificando i dibattiti contemporanei su ecologia, comunicazione multispecie e rappresentazione videografica. In questa conferenza, Biemann mostrerà una selezione di estratti video da Forest Law, un progetto del 2014 che emerge a partire da una ricerca portata avanti lungo la frontiera mineraria e ricca di giacimenti petroliferi nell’Amazzonia ecuadoriana – una delle regioni più ricche di biodiversità e di minerali al mondo, oggigiorno esposta al drammatico impatto dell’espansione delle attività estrattive su larga scala. Inoltre, Biemann introdurrà il progetto che sta attualmente conducendo nel Sud della Colombia, dove è stata invitata a immaginare un’Università Indigena. Questo è sia un progetto architettonico volto alla costruzione di un campus universitario nella foresta pluviale, che un progetto di ricerca che propone lo sviluppo di una piattaforma di saperi bioculturali con l’obiettivo di far dialogare la cosmologia indigena con la scienza occidentale.
PANEL, Broken Natures Broken Nature vuole aiutare i visitatori a mettere a fuoco la complessità e le interrelazioni che caratterizzano la nostra realtà, e il fatto che le nostre azioni producono riverberi che vanno ben oltre le circostanze immediate. Se questa consapevolezza fa girare la testa, e’ anche vero che soluzioni di lungo termine e un cambiamento positivo si possono ottenere solo come risultato di un’intelligenza collettiva e di sforzi concertati – in altre parole, sforzi che trascendono la nostra individualità. In questa tavola rotonda, un trio di relatori eccezionali discuterà le connessioni tra il proprio lavoro e le premesse che sottendono Broken Nature. La speranza e’ di espandere la cerchia di persone che costituiscono il cuore pulsante della mostra, e di catalizzare una serie di conversazioni che possano radicarsi e propagarsi anche al di la’ del palazzo della Triennale.
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Sculture piramidali di Lynn Chadwick, nell’allestimento del Grande numero: l’intervento figurativo a grande scala
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Mostra sugli Studi delle proporzioni, allestimento dell'architetto Francesco Gnecchi-Ruscone, esposto nella mostra Studi sulle proporzioni
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Lampadario "carciofo" di Poul Henningsen, nella sezione della Danimarca
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Veduta notturna dell’abitazione a cupola geodetica di Füller, progetto dell’allestimento dell’architetto Roberto Mango, realizzata nel parco Sempione per la decima Triennale
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