FOG A TEATRO FINO AL 7 MAGGIO
Abbonati a FOG festival con la nostra membership per non perderti nemmeno uno spettacolo tra il meglio delle performing arts internazionali.
Triennale Milano
© Ivan D'Alì
Spettacolo

Stanno tutti male

Riccardo Goretti, Stefano Cenci, Colapesce
28 novembre – 1 dicembre 2019
Durata: 75’
Uno strano, quasi lynchiano karaoke bar
Corriere della Sera - La Lettura
Stanno tutti male è un karaoke tragicomico che canta i mali di tutti. “Sto male” è una frase che usiamo così tanto che da non significare più niente. Mal di testa, mal di cuore, male dal ridere, disagio esistenziale: viviamo in un mondo schizofrenico dove se non soffri vuole dire che non ti impegni, che non dai il massimo. Forgiato dalle differenti sensibilità di Riccardo Goretti, Stefano Cenci e Lorenzo Urciullo (in arte Colapesce), questo lavoro propone un affresco, o meglio una caricatura, dell’esistenza contemporanea. Perché stanno tutti male? Quale è la scala del bene e del male? Queste e altre le domande di un’indagine collettiva, condotta su internet e sui social: centinaia di followers hanno risposto a un sondaggio, filtrato e ricomposto dai tre artisti in una rassegna di stati emotivi che, per quanto gravi, sono resi con multiforme comicità. Uno studio collettivo sull’infelicità individuale.
Stefano Cenci dopo il diploma alla Scuola di Teatro di Bologna “Galante Garrone” ha collaborato con Teatro Due (Parma), Arena del Sole (Bologna), Teatro Comunale di Bologna, approdando infine alla Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo (come assistente alla regia ed attore). Nel 2004, I Pescecani, di cui è voce principale, vince il premio Ubu come miglior spettacolo. Nel 2010 Alice - Saggio sulla fine di una civiltà vince il premio Ubu come miglior regia. Nel 2010 debutta a VolterraTeatro Festival il suo Ofelia in quattro e quattr’otto, struggente e allo stesso tempo esilarante riscrittura di 4.48 Psychosis di Sarah Kane. Nel 2011, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro, produce lo spettacolo Del Bene, Del Male di e con Stefano Cenci, la Compagnia Tardito/Rendina, e un cast di oltre 70 elementi che si rinnova ogni volta, ospiti a sorpresa e musicisti dal vivo. Lo spettacolo è un coinvolgente progetto di rito rinnovato, che trae materiale poetico ed umano dal contesto ospitante. Dal 2007 è direttore artistico di Arti Vive Festival e di Arti Vive Habitat, per la promozione di Teatro d'Innovazione, Musica Indipendente e Cinema di qualità, a Soliera (MO).
Riccardo Goretti, classe 1979, è attore, scrittore, drammaturgo e musicista. Dopo alcuni anni di formazione nel teatro ragazzi, si affaccia al mondo del teatro contemporaneo con la compagnia Gli Omini, coi cui è finalista al Premio Scenario nel 2007 e vincitore al Contest del Teatro della Tosse di Genova. Nel 2010/11 collabora con il regista tre volte Premio Ubu, Massimiliano Civica per lo spettacolo Un sogno nella notte dell'estate prodotto da Romaeuropa Festival e Teatro Stabile dell'Umbria. Dal 2012 inizia un percorso artistico personale. Annunziata detta Nancy, il suo primo monologo, prodotto dal Kilowatt Festival, totalizza oltre 100 repliche. Dal 2016/17 lavora con la regista e drammaturga Premio Ubu Lucia Calamaro, con la quale porta in scena La Vita Ferma – sguardi sul dolore del ricordo. Lo spettacolo, subito acclamato come capolavoro dai più importanti critici italiani, parte in seguito per una tournée italiana e mondiale. Negli stessi anni, il suo monologo Gobbo a Mattoni, prodotto dall'Arci Toscana, vince il Festival Inventaria a Roma. Goretti è anche formatore teatrale e tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Manuale Pratico per non impazzire (Cult Editore), That's all, folks! (Firenze Leonardo edizioni).
Lorenzo Urciullo (aka Colapesce) è uno dei talenti più fulgidi e liberi della nuova scena musicale italiana. Lo prova un percorso fatto da tre album che hanno riscosso i favori di pubblico e critica (Un meraviglioso declino, Egomostro, Infedele) che lo hanno reso un talento unico, capace di unire la forma canzone pop più pura con la sperimentazione.Dopo aver vinto il Premio Tenco del 2012 per la miglior opera prima con l'album Un meraviglioso declino, ha continuato a stupire grazie al suo immaginario sempre in bilico tra raffinata canzone d’autore, pop e sperimentazione.Nel 2015, ha scritto insieme ad Alessandro Baronciani la graphic novel La distanza. Nel 2016 ha messo in piedi lo spettacolo dedicato alla sonorizzazione delle immagini del regista Vittorio De Seta, il padre del documentarismo italiano.The Guardian lo descrive come esempio di musica italiana da esportazione. Le Monde lo ha definito come il più credibile erede di Lucio Dalla e Franco Battiato inserendo Egomostro tra i migliori dischi del 2015. Collabora regolarmente, in veste d’autore, con nomi noti del pop italiano.L’11 gennaio del 2019, per celebrare i vent’anni dalla scomparsa di Fabrizio De André, è stata pubblicata da Sony Legacy la sua cover di Canzone dell’amore perduto.
...altro
Crediti
Di e con: Riccardo Goretti, Stefano Cenci, Colapesce Direttore dell’allestimento: Roberto Innocenti Assistente all’allestimento: Giulia Giardi Cura della produzione: Camilla Borraccino Ufficio stampa: Cristina Roncucci Foto, video documentazione: Ivan D’Alì Progetto grafico, editing: Francesco Marini Immagine del manifesto: Nova Direttore di scena, macchinista: Marco Mencacci Audio, luci: Francesco Baldi Soluzioni sceniche: Rocco Berlingieri Produzione: Teatro Metastasio di Prato, laCoz

Calendario

giovedì 28 novembre 2019, ore 20.00
venerdì 29 novembre 2019, ore 20.00
sabato 30 novembre 2019, ore 20.00
domenica 1 dicembre 2019, ore 16.00

Highlights


Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Installazione luminosa "Luce spaziale" di Lucio Fontana sul soffitto dello Scalone d’onore. Nel vestibolo del primo piano, decorazione parietale di Bruno Cassinari
Sculture piramidali di Lynn Chadwick, nell’allestimento del Grande numero: l’intervento figurativo a grande scala
Sculture piramidali di Lynn Chadwick, nell’allestimento del Grande numero: l’intervento figurativo a grande scala
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Interno del Tunnel Pneu, progetto di Jonathan De Pas, Donato D’urbino e Paolo Lomazzi
Una modella posa all'interno della Mostra di oggetti per la casa (o Mostra Oggetti d'uso), nel Padiglione USA progettato dagli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers
Una modella posa all'interno della Mostra di oggetti per la casa (o Mostra Oggetti d'uso), nel Padiglione USA progettato dagli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers